GIAPPONE: Per i geologi, gli esperti di vulcani e per i semplici appassionati questa è una di quelle notizie che fanno tremare i polisti.
Oggi infatti è stata confermata la presenza del 'Massiccio Tamu' a largo delle coste del Giappone, nella Shatsky Rise e sarebbe il vulcano più grande del mondo superando quello delle Hawaii che fino ad ora deteneva il titolo, il Mauna Loa.
A sondare il fondale 1.600 km a est delle coste del Giappone è stata un'equipe guidata da William Sager della A&M Texas University che da quasi ventanni sondava la zona alla ricerca di una mastodontiva formazione sottomarina ed ora la conferma è arrivata.
Si tratta di un vulcano a scudo, inattivo da 130 milioni di anni, che si estende per oltre 310 mila chilometri quadrati (contro i 5180 del Mauna Loa), la sua cima è a 2000 metri di profondità mentre la sua base si trova a 6.400 metri sotto il pelo dell'acqua.
Il Tamu sarebbe l'unione di più vulcani che nel tempo si sono uniti fino a formarne uno unico, immenso tuttavia la storia della sua formazione è ancora da studiare e capire bene.
Una storia che potrebbe essere comune ad altri gigante nascosti negli abbissi marini e che potrebbe gettare una nuva luce sulla nascita dei fondali oceanici.
Oggi infatti è stata confermata la presenza del 'Massiccio Tamu' a largo delle coste del Giappone, nella Shatsky Rise e sarebbe il vulcano più grande del mondo superando quello delle Hawaii che fino ad ora deteneva il titolo, il Mauna Loa.
A sondare il fondale 1.600 km a est delle coste del Giappone è stata un'equipe guidata da William Sager della A&M Texas University che da quasi ventanni sondava la zona alla ricerca di una mastodontiva formazione sottomarina ed ora la conferma è arrivata.
Si tratta di un vulcano a scudo, inattivo da 130 milioni di anni, che si estende per oltre 310 mila chilometri quadrati (contro i 5180 del Mauna Loa), la sua cima è a 2000 metri di profondità mentre la sua base si trova a 6.400 metri sotto il pelo dell'acqua.
Il Tamu sarebbe l'unione di più vulcani che nel tempo si sono uniti fino a formarne uno unico, immenso tuttavia la storia della sua formazione è ancora da studiare e capire bene.
Una storia che potrebbe essere comune ad altri gigante nascosti negli abbissi marini e che potrebbe gettare una nuva luce sulla nascita dei fondali oceanici.
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