Forse non sapevate che gli animali domestici senza casa sono più numerosi degli umani senzatetto per un rapporto di 5 a 1 quindi non è sorprendente vedere un animale randagio vagare per le strade di qualsiasi cittadina, anche delle più piccole, senza scomodare le periferie delle grosse metropoli. Queste povere bestioline, abituate al caldo dei nostri appartamenti, presto trovano un modo per sopravvivere ma spesso non riescono a prendersi cura di se stessi in modo ottimale sia per come sono stati cresciti, sin dalla nascita in ambienti umanizzati, sia perché le città sono sempre meno a misura di uomo, pensate se lo possono essere per un cucciolo di cane.
Per fortuna esistono numerose associazioni che si prendono cura degli animali randagi e una di queste è la Società del Quebec per la protezione degli animali che ha trovato questo ammasso di pelo e sporcizia e gli ha dato una ripulita, fotografando il processo di trasformazione .
Ancora qualche ritocco ai peli delle orecchie.
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La sfida tra uomo e macchina nel gioco degli scacchi non è cosa recente, ma risale a molti secoli prima l'invenzione del computer. Il progenitore di Deep Blue, il celebre computer dell'IBM che sconfisse Kasparov nel 1996, era completamente meccanico e fu costruito nel 1770 da un nobile ungherese di Presburg, Wolfang von Kempelen, e presentato alla corte dell'Imperatrice Maria Teresa d'Austria. Il primo automa che simulava un giocatore di scacchi risale insomma al 1770 e si chiamava “Il Turco”: la macchina aveva infatti le sembianze di un uomo medio-orientale, testa fasciata da un turbante, braccia meccaniche per muovere i pezzi ed era collegato a una grossa scatola piena di ingranaggi, con cui il robot elaborava le mosse. Tra il 1770 e il 1783 “Il Turco” si esibì in quattro occasioni pubbliche a Vienna, in Russia, a Parigi e a Londra. Sfidò addirittura Napoleone e fu studiato da Franklin Benjamin e dal poeta Edgar AllanPoe . Alla morte dell'inventore n...
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