Cosa ci fa quel barcone
senza insegne ancorato nella baia di San Francisco?
Questa domanda se la sono fatta inizialmente solo coloro che lavorano nelle banchine limitrofe, ora che la stampa statunitense ha scoperto che appartiene a Google, tale domanda è sbarcata in rete diffondendo grandissimo interesse e curiosità.
La conferma più affidabile della proprietà fino ad ora arrivata è quella di Bits, il blog che si occupa di tecnologia e internet del New York Times dato che Google ancora non ha dato nessuna conferma, ma neppure una smentita.
LE IPOTESI
Come per ogni fatto misterioso, anche la presenza di questo barcone ha fatto sorgere varie ipotesi sul suo scopo. Per qualcuno potrebbe essere un centro di ricerca ed elaborazione dati che sfrutta dei brevetti registrati da Google qualche tempo che prevedono l'utilizzo di grandi quantità di acqua per raffreddare i server che animano questo ipertecnologico (ed ipotetico) centro dati e per questo il gigante di Mountain View avrebbe preferito costruirlo su una chiatta.
Tuttavia pare che un barcone simile sia ormeggiato nel Maine, a Portland e da questa notizia sorge l'ipotesi che possa trattarsi di un innovativo barcone/negozio galleggiante ed ipertecnologico che Google sta allestendo per lanciare in grande stile i Google Glass.
Pare infatti che la produzione di questi occhiali supertecnologici che permettono all'utente di scattare fotografie, usare applicazioni o restare collegato al mondo social, sia stata intensificata ed è di lunedì 28 ottobre la notizia che altre 3 persone potranno partecipare alla selezione per provare i Google Glass.
Tali occhiali costerebbero attorno ai 1.500$ quindi un prezzo molto importante ed è forse proprio per dare maggior risalto e visibilità allo store che Google ha progettato questa chiatta che ora è ormeggiata a San Francisco e senza insegne.
Che dire, aspettiamo sicuri che anche questa volta verremo stupiti da Google e dalla sua capacità di inventare e innovare.
Questa domanda se la sono fatta inizialmente solo coloro che lavorano nelle banchine limitrofe, ora che la stampa statunitense ha scoperto che appartiene a Google, tale domanda è sbarcata in rete diffondendo grandissimo interesse e curiosità.
La conferma più affidabile della proprietà fino ad ora arrivata è quella di Bits, il blog che si occupa di tecnologia e internet del New York Times dato che Google ancora non ha dato nessuna conferma, ma neppure una smentita.
LE IPOTESI
Come per ogni fatto misterioso, anche la presenza di questo barcone ha fatto sorgere varie ipotesi sul suo scopo. Per qualcuno potrebbe essere un centro di ricerca ed elaborazione dati che sfrutta dei brevetti registrati da Google qualche tempo che prevedono l'utilizzo di grandi quantità di acqua per raffreddare i server che animano questo ipertecnologico (ed ipotetico) centro dati e per questo il gigante di Mountain View avrebbe preferito costruirlo su una chiatta.
Tuttavia pare che un barcone simile sia ormeggiato nel Maine, a Portland e da questa notizia sorge l'ipotesi che possa trattarsi di un innovativo barcone/negozio galleggiante ed ipertecnologico che Google sta allestendo per lanciare in grande stile i Google Glass.
Pare infatti che la produzione di questi occhiali supertecnologici che permettono all'utente di scattare fotografie, usare applicazioni o restare collegato al mondo social, sia stata intensificata ed è di lunedì 28 ottobre la notizia che altre 3 persone potranno partecipare alla selezione per provare i Google Glass.
Tali occhiali costerebbero attorno ai 1.500$ quindi un prezzo molto importante ed è forse proprio per dare maggior risalto e visibilità allo store che Google ha progettato questa chiatta che ora è ormeggiata a San Francisco e senza insegne.
Che dire, aspettiamo sicuri che anche questa volta verremo stupiti da Google e dalla sua capacità di inventare e innovare.
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