“Rivedere le norme europee e adottare
impegni più stringenti” è quanto chiedono le associazioni
ambientaliste al Ministro dell'Ambiente Clini in vista del 22 aprile
quando si terrà a Dublino una riunione sulla 'qualità dell'aria e
dell'ambiente urbano'
Il problema dell'inquinamento
atmosferico è uno dei temi a noi più cari, abbiamo infatti già
parlato di due soluzioni tampone alla presenza di CO2 nell'atmosfera
come quella delle microalghe
o la notizia
della scoperta di questi particolari batteri che mangiano anidride
carbonica e la trasformano in biocarburante e dell'annuncio
fatto sempre da Corrado Clini della necessità di aumentare il numero
di parchi nelle nostre città.
L'allarme che le associazioni
ambientaliste lanciano è basato su solidi e preoccupanti dati
raccolti da Legambiente nel dossier: “Mal'Aria
di Città 2013”
La situazione è preoccupante: nel 2012
oltre il 50% delle città europee più inquinate si trova in Italia
e che, sempre lo scorso anno, 52 capoluoghi di provincia hanno
superato il bonus di 35 giorni concessi per superare il valore medio
di 50 microgrammi/metro cubo al giorno stabilito dalla legge per le
polveri fini (PM10).
Tutto questo inquinamento incide
negativamente sulla mortalità, stime dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità dicono che per l'inquinamento atmosferico oltre 420.000
persone muoiono prematuramente e quantificano in una riduzione fino a
2 anni dell'aspettativa di vita nelle popolazioni delle aree più
inquinate del pianeta che non sono chissà dove ma anche qui da noi.
L'inquinamento atmosferico è un costo
sociale, ambientale (si perde biodiversità) ed economico dovuto alle
multe per i superamenti e ad altri fattori, si stima che se
l'inquinamento nelle 25 maggiori città europee diminuisse si avrebbe
un risparmio di 31 miliardi di euro/anno, non poco.
Speriamo dunque che il Ministro Clini e
tutti gli altri Ministri raccolti a Dublino mettano in campo una
serie di misure efficaci per correre ai ripari e iniziare a diminuire
l'inquinamento atmosferico, sperando inoltre che tali misure partano
proprio dalle proposte fatte dalle oltre 60 associazioni
ambientaliste di tutta Europa contenute nella lettera citata in
apertura.
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