In Bolivia e in generale in tutta la cucina andina è uno dei piatti tipici, uno dei piatti preferiti nonché un alimento con delle proprietà nutrizionali davvero notevoli, ricco di proteine e non solo: è la quinoa.
La quinoa è un piccolo seme molto consumato per l'alimentazione umana e questa richiesta in continuo aumento sta provocando dei danni all'ambiente Boliviano (il maggior produttore di quinoa) e nella sicurezza alimentare per le popolazioni locali
Per soddisfare il mercato in continua richiesta di questo seme si sono sviluppate grandi monoculture che, come sempre, consumano e rovinano inevitabilmente i terreni.
Nelle monoculture infatti viene fatto solitamente grande uso di fertilizzanti e concimi chimici e l'impiego di grandi quantitativi d'acqua per 'favorire' il ciclo biologico della pianta.
Se da un lato stiamo assistendo, in Bolivia e in ogni parte del mondo dove la monocultura intensiva è la forma di coltivazione dominante, ad una progressiva perdita della fertilità della terra, ad una più facile erosione dei suoli, ad un continuo disequilibrio biologico dell'ambiente, devastato da prodotti chimici assolutamente aggressivi.
A tutto questo si aggiungono poi le inevitabili tensioni sociali che nascono dalla 'corsa alla terra' che sta schiacciando i piccoli coltivatori a favore dei grandi latifondi.
Il fatto che a questi effetti ambientali e sociali, si sia associato l'aumento del prezzo della quinoa fino a tre volte negli ultimi anni fa si che una fetta crescente di andini non riesca più a comprare il seme che fino ad oggi gli ha garantito una dieta equilibrata e completa.
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